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Bollettino
Elettronico Soci S.I.S.E.F
No. 18 - 13 Luglio 2001
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Redazione:
Il Bollettino della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia
Forestale viene diffuso via e-mail ai Soci e ad una lista di indirizzi
di persone afferenti ad enti interessati alle tematiche forestali ed ambientali. Chi non fosse interessato a ricevere i successivi
bollettini è pregato di inviare un messaggio di rinuncia a:
bucci@imgpf.fi.cnr.it
Il Bollettino dei Soci è disponibile assieme ad altro materiale
relativo alla SISEF, alle sue iniziative, a notizie di interesse per
la ricerca forestale, alle modalità di iscrizione alla Società
presso il sito WEB:
http://www.dsa.unipr.it/~sisef
Chiunque fosse interessato a diffondere presso i soci o gli enti
suddetti annunci di convegni, informazioni circa iniziative relative
al campo dell'Ecologia Forestale e della Selvicoltura o altro
materiale d'interesse per i Soci, puo' inviare un messaggio a:
bucci@imgpf.fi.cnr.it
Sommario:
 | 2nd International Symposium - Modelling Cropping Systems
Sender: Marco Bindi
Received: 31/01/2001
Date: July 16-18, 2001
Site: Florence
State: Italy
Deadline: May 31, 2001
Contact:
falchi@iata.fi.cnr.it, mdon@pianeta.it
Web:
http://cru38.cahe.wsu.edu/esa/div2/florence2001
Content:
In the last fifteen years modelling tools have evolved from models that simulate one crop for a fraction of a year to integrated modelling approaches that model crop sequences at various input levels. The 1st symposium on Modelling Cropping Systems held in Lleida during 1999 has shown a variety of approaches and activities on going in the field of modelling cropping systems, but it also showed the need to go beyond the stage of prototyping, given the increasing demand for model applications in scenario analysis. This 2nd symposium is aimed at presenting and discussing approaches for process simulation in cropping systems
modelling. A special emphasis will be given to the integration and comparison of such approaches, and to the techniques to develop and maintain cropping systems models.
The symposium will take place in Florence, organized by IATA-CNR, on July 16-18, 2001. See the important dates of the symposium. During September 2000 web pages will be made accessible to provide details about the symposium organization, the summary submission, etc.
There will be four sessions:
1) "Approaches for Process Simulation"
2) "Model Parametrization and Testing"
3) "Model Application and Development"
4) "Software Development and Demonstration"
Each day there will be poster and software demonstration sessions.
The proceedings will be published using the ESA proceedings format (two pages camera-ready). Both a hard copy and a CD-ROM will be given to each participant containing all the abstracts and the software made available by participants.
Abstracts are required also for the session Software Demonstration.
A selection of papers will be published in one or two dedicated
issues of the European Journal of Agronomy, Elsevier. The
selection will be made during the symposium by the members of
the Advisory Board, the Scientific Secretariat, and the
Scientific Committee.
The members of the Advisory Board of the Symposium are:
G. Maracchi (IT) - Chairman; E. Bonari (IT), E. Fereres (SP), G. Hammer (AUS), M. Kropff (NL),
J.W. Jones (USA), C. Stockle (USA), H.Stutzel (DE), T. Sinclair (USA)
The members of the Scientific Secretariat are:
M.Bindi (IT), M.Donatelli (IT), J.Porter (DK), M.Van Ittersum (NL)
The members of the Scientific Committee are:
M.Acutis (IT), P.Debaeke (FR), F.Danuso (IT), B.Gabrielle (FR), R.Gommes (BL), G.Hoogenboom (USA), H.Kage (DE), L.Kuchar (PL), R. Matthews (UK), H.Meinke (AUS), P.Smith (UK), F.Tubiello (USA), F.Van Evert (NL), J.M.Villar (SP), F.Villalobos (SP).
Contact:
Symposium Secretariat (falchi@iata.fi.cnr.it, mdon@pianeta.it)
(please do not change the subject which automatically appears in your message)
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| Manuale
ANPA:
Piotto E, Di Loi A - Propagazione per seme degli alberi e arbusti della flora mediterranea
Sender: Beti Piotto
Received: 02/02/2001
Contact:
piotto@anpa.it
Content:
La propagazione per seme di alberi e arbusti della flora mediterranea. Manuale ANPA (212
pagine).
Il 27% del territorio italiano è minacciato da fenomeni di degrado, erosione o
desertificazione, fondamentalmente nelle aree con clima e con vegetazione
mediterranee. In tali ambienti la copertura verde è essenziale per mitigare i processi negativi nei confronti del terreno perché la vegetazione riesce a
condizionare fortemente la qualità e l'evoluzione dei suoli.
La vegetazione mediterranea è ben descritta dal punto di vista botanico, si sa invece pochissimo sulla sua
propagazione, sia naturale sia artificiale. Questa
mancanza di conoscenze comporta una serie concatenata di conseguenze sfavorevoli come, ad
esempio, la costituzione di impianti per il ripristino e/o
restauro degli ambienti degradati con un numero limitato di specie arboree e/o
arbustive, proprio quelle di facile allevamento in vivaio. Questo porta
direttamente ad un impoverimento della diversità a livello di specie, a una pericolosa semplificazione degli
ecosistemi, alla banalizzazione dei paesaggi.
Altro pericolo per la salute degli ecosistemi è la crescente diffusione di materiale ottenuto da propagazione vegetativa
(talee ed altro), spesso fornito dai
colossi del vivaismo nordeuropeo, la cui limitata eterogeneità genetica limita pesantemente la capacità di adattamento delle piante a condizioni ambientali
in continuo e veloce mutamento. Va ricordato che, in genere, la propagazione sessuale
(nel nostro caso attraverso il seme) consente il continuo
riassortimento genetico che crea la variabilità (diversità o eterogeneità) indispensabile per la naturale evoluzione della vita. Piante con corredo genetico
eterogeneo sono meglio preparate ad affrontare le avversità (c'è sempre un certo numero di individui che
sopravvive) mentre tra le popolazioni con
genotipo identico è alto il rischio di distruzione completa in seguito alle
calamità. L'ANPA, quale contributo al Comitato Italiano per la Lotta alla
Desertificazione, nell'ambito dell'omonima Convenzione delle Nazioni Unite, ha raccolto tutta
l'informazione disponibile sull'argomento ed ha appena pubblicato un manuale di 212 pagine sulla propagazione per seme di 120 alberi e arbusti della
flora mediterranea. L'Onorevole Valerio Calzolaio, Segretario all'Ambiente e Presidente del Comitato Italiano per la Lotta alla
Desertificazione, ha curato la presentazione.
Il volume può essere richiesto a:
Beti Piotto
ANPA - Agenzia Naz. Protezione Ambiente
Via Vitaliano Brancati 48
00144 ROMA
Tel. 00390650072616
Fax 00390650072649
e-mail piotto@anpa.it
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| GdL
SISEF: Inquinamento e Foreste:
Resoconto sulla IV riunione del GdL: Ozono e Foreste
Sender: Elena Paoletti
Received: 04/06/2001
Contact:
e.paoletti@ipaf.fi.cnr.it
Content:
Giornata di studio: Ozono e Foreste
Il primo giugno 2001, si è tenuta a Pisa la giornata di studio “Ozono
e Foreste”, organizzata congiuntamente dalla Società Italiana di
Patologia Vegetale (SIPaV), dalla Facoltà di Agraria dell’Università
di Pisa e dal Gruppo di Lavoro “Effetti dell’inquinamento sugli
ecosistemi forestali” della Società Italiana di Selvicoltura ed
Ecologia Forestale (SISEF), a cui hanno partecipato circa 150 intervenuti. Dopo la prolusione dell’organizzatore Prof. Giacomo
Lorenzini, del Preside della Facoltà di Agraria di Pisa Prof. Amedeo Alpi, del Coordinatore del GdL SISEF Dr. Elena
Paoletti, e del
Presidente SIPaV Prof. Antonino Catara, Giacomo Lorenzini ha avviato
i lavori inquadrando le problematiche della genesi e distribuzione
dell’ozono troposferico, delle relazioni tra ozono e piante (storia,
effetti primari e secondari, deperimento forestale di nuovo tipo) e
della normativa europea, con particolare riferimento al concetto di
livello critico. Al momento il livello critico per le foreste è
fissato in una AOT40 (dose cumulata al di sopra di 40 parti per miliardo) di 10.000 ppb h per 6
mesi. I valori registrati in Toscana
sono di gran lunga superiori; per es. a Pisa questo livello viene
raggiunto in meno di 8 settimane, e le aree urbane presentano livelli
generalmente inferiori rispetto a quelle remote. Lorenzini ha poi
sottolineato i limiti delle attuali conoscenze (dovuti soprattutto
alla presenza di meccanismi di risposta differenziali ed alle
difficoltà di estrapolare i dati da piante giovani a adulte e da
esperimenti brevi a risposte a lungo termine) e delineato le
prospettive di ricerca (individuazione di marcatori diagnostici
precoci del danno da ozono in foresta; meccanismi di effettivo
assorbimento nelle foglie e ruolo dei fattori ambientali; conseguenze
della emissione di idrocarburi biogenici; analogie tra risposte
vegetali all’ozono e ad altri stress ossidativi; comprensione delle
interazioni fra ozono e altri inquinanti; previsione degli effetti a
lungo termine sulla vegetazione naturale). Annamaria Ranieri ha
riassunto i meccanismi vegetali di risposta all’ozono a livello molecolare. Nelle cellule l’ozono si comporta come un elicitore
fungino causando cambiamenti metabolici simili a quelli conseguenti
ad un attacco patogeno ed inducendo una cascata di eventi regolati da
molecole segnale che mediano risposte secondarie a livello genico,
ormonale e metabolico. Nelle fasi iniziali si ha un burnst ossidativo
nell’ambiente apoplastico, con produzione di ROI (Reactive Oxygen
Intermediates) e di mediatori quali acqua ossigenata, etilene, acido salicilico. A livello
molecolare, l’ozono altera i complessi proteine-
pigmenti dei due fotosistemi ed induce geni che codificano proteine
cloroplastiche. Nonostante ciò, l’esatta biochimica di questo
inquinante non può ritenersi ancora completamente compresa. Francesco
Loreto ha inquadrato il problema della produzione di idrocarburi da
parte delle piante e della loro interazione con l’ozono. Gli
idrocarburi biogenici più importanti sono gli isoprenoidi, che
comunque non sono emessi da tutte le specie, fatto che ne avalla
l’uso a fini chemotassonomici. Gli isoprenoidi sono estremamente
reattivi e in presenza di composti antropogenici (soprattutto ossidi
di azoto) formano ozono e contribuiscono indirettamente all’accumulo
di gas serra perché questi ultimi reagiscono più lentamente degli
isoprenoidi coi composti antropogenici. Piante fumigate con isoprene
sono più resistenti ai danni da ozono forse perché l’isoprene si
interpone fra i due strati lipidici delle membrane e ne ostacola la
perossidazione o forse perché ozono ed isoprene reagiscono tra loro
già negli spazi intercellulari impedendo all’ozono di raggiungere i
recettori. Anche l’inibizione della produzione di isoprene endogeno
determina un incremento dei danni da ozono. Gli isoprenoidi volatili
sono dunque dei potenti antiossidanti e al pari di altri isoprenoidi
non volatili (xantofille e caroteni) proteggono la pianta da stress ossidativi. Filippo Bussotti ha mostrato i sintomi visibili indotti
dall’ozono su varie specie forestali spontanee in Italia, sia
latifoglie che conifere. I sintomi sono stati riprodotti in open top
chambers e catalogati. Date le incertezze di ogni valutazione visiva
e visto che i sintomi sono variabili anche all’interno di una stessa
specie, si suggerisce comunque di definirli ozone-like. Sintomi
anatomici sono osservabili al microscopio anche a livello previsuale
e consistono prevalentemente nell’alterazione strutturale dei cloroplasti. Nelle latifoglie sono state osservate anche risposte
attive (incremento di metaboliti secondari quali tannini e flavonoidi; incremento dello spessore della
foglia, delle pareti
cellulari e delle cuticole) che avendo un costo metabolico implicano
una riduzione di crescita. I danni diretti alle foglie non comportano
automaticamente un danno fisiologico all’intera pianta, grazie a
meccanismi di compensazione quali il turnover con foglie nuove più
efficienti (se il terreno è sufficientemente fertile) e l’aumento
dell’efficienza fotosintetica delle foglie non danneggiate. La
possibilità di utilizzare una specie arborea come bioindicatore di
ozono si scontra però al momento con alcune difficoltà: la risposta è
dilazionata nel tempo ed integra un lungo periodo di esposizione; la
risposta diminuisce all’aumentare dell’esposizione; a fine stagione,
le differenze fra esposizioni diverse si riducono; la sensibilità
diminuisce con l’età. Tuttavia, lo studio di cloni sensibili può
fornire le basi per un utile monitoraggio ambientale. Elena Paoletti
ha infatti evidenziato come la sensibilità all’ozono vari non solo a
livello interspecifico, ma anche intraspecifico. Per alcune specie (Betula
pendula, Prunus serotina) sono già stati distinti cloni
sensibili e tolleranti. L’uso di cloni a diversa sensibilità
all’ozono (es: Populus deltoides x maximowiczii Eridano, sensibile, e
P. x euramericana I-214, resistente) o semplicemente con adattamenti
morfo-funzionali diversi (es: un clone siciliano e un clone toscano
di Fagus sylvatica) permette di derivare utili informazioni sui
meccanismi di azione dell’ozono. La presenza di variazioni
individuali nella risposta all’ozono apre la via alla selezione di
cloni resistenti da utilizzarsi sia per la ricerca sia per l’impianto
in aree con concentrazioni superiori ai livelli critici. Non è una
soluzione auspicabile, ma è probabilmente già un dato di fatto. Negli
USA, è stato infatti constatato che siamo già in presenza di una
selezione naturale per la tolleranza all’ozono in alcune specie
arboree (Populus tremuloides, Fraxinus americana e F. pennsylvanica).
Le future ricerche devono quindi indirizzarsi a stabilire
l’ereditabilità della sensibilità all’ozono e quindi la forza
selettiva dell’ozono nelle foreste di oggi e di domani. Marco
Ferretti ha ricordato le sempre più numerose segnalazioni di danni
visibili attribuibili all’ozono su specie arboree, arbustive ed erbacee, sia in centro-Europa che nel bacino del
Mediterraneo. L’uso
dei sintomi fogliari visibili come indicatori di ozono nelle indagini
in campagna presenta due limiti principali: possono essere confusi
con quelli causati da altri agenti e compaiono successivamente alle
alterazioni fisiologiche, biochimiche ed anatomiche, così che non
rappresentano una vera e propria “soglia di allarme”. Tuttavia, la
facilità del rilievo ne suggerisce l’uso nel monitoraggio estensivo,
purchè siano ottemperati alcuni presupposti: corretta identificazione
e descrizione dei sintomi almeno per le specie prevalenti nell’area
in esame; esatta definizione dello scopo delle indagini (per poter
correlare i sintomi visibili con gli indicatori di stato, per es. i
livelli critici); adeguato design di campionamento, raccolta e
validazione dei dati. Ferretti ha poi riportato degli esempi relativi
ad alcuni casi di studio ed annunciato che da quest’anno prenderà il
via il rilievo dei sintomi visibili ozone-like nelle aree CON.ECO.FOR. Armando Buffoni ha ricordato l’utilità dei campionatori
passivi per definire i livelli di ozono nelle aree remote ed ha
riportato i dati raccolti settimanalmente dal 1996 al 2000 nelle 20
aree CON.ECO.FOR. distribuite lungo tutto il territorio nazionale.
Sia le medie che le medie delle massime (da 15 giugno al 30 settembre) indicano che le concentrazioni maggiori si registrano
nell’Italia centromeridionale ed in particolare in Sicilia. Questi
dati rappresentano un importante contributo per colmare la cronica
carenza di informazioni sulla distribuzione degli inquinanti nelle
foreste italiane. Dal 1999 sono stati esposti nelle stesse aree
campionatori passivi per il biossido di azoto e da quest’anno
entrambe le indagini saranno estese a 5 nuove aree. Paolo Cherubini
ha riassunto le indagini condotte nel Canton Ticino (Svizzera) a
partire dagli inizi degli anni ‘90, quando fu notato che la
distribuzione dei sintomi visibili nei boschi coincideva con quella
dell’ozono troposferico, con una maggiore presenza di danni nel
Ticino meridionale, che si affaccia sulla Pianura Padana. I sintomi
sono stati poi verificati come causati dall’ozono tramite studi in
open top chambers appositamente impiantate a Lattecaldo, presso
Morbio (Chiasso, Canton Ticino), utilizzando l’aria naturalmente
inquinata dell’ambiente circostante. I risultati di queste ricerche,
oltre ad essere stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali, sono stati oggetto di una campagna di divulgazione
per metterne a conoscenza l’opinione pubblica, tramite conferenze e
contributi a convegni, interviste a televisioni e radio locali e nazionali, articoli su giornali locali e
nazionali, su riviste
specialistiche rivolte a forestali e a coloro che si occupano di paesaggio, su riviste di divulgazione scientifica ad ampia diffusione
(anche in Italia). È stata inoltre organizzata una mostra, dapprima
in lingua italiana, poi in lingua tedesca, rivolta al grande pubblico
ed in particolare ai giovani ed alle scuole. Durante il Festival
della Scienza, la ricerca sull’ozono è stata presentata a più di
30000 visitatori. L’Istituto federale di ricerca WSL è stato
recentemente nominato ICP-Forests Regional Validation Centre for
Central Europe for the assessment of visual ozone injury e Lattecaldo
è disponibile anche come “palestra” per collaborazioni internazionali. Antonio Ballarin Denti ha confermato che la probabile
sorgente dell’inquinamento da ozono in Canton Ticino è transfrontaliera. La Lombardia presenta infatti concentrazioni di
ozono assai elevate ed in aumento nell’ultimo decennio. Gran parte
della regione eccede i livelli critici. Le zone più a rischio sono
quelle della fascia prealpina nord-occidentale, direttamente
investite dal plume fotossidante milanese. Ballarin Denti ha poi
riportato i risultati di alcune ricerche sui profili verticali
dell’ozono sopra e sotto copertura, ed ha esposto la metodologia per
la mappatura delle aree a rischio seguita in Lombardia, sia per le
mappe di livello I (intersecando le eccedenze nelle esposizioni con
la distribuzione dei recettori, quali foreste, colture, specie sensibili) che di livello II
(tenendo conto dei fattori che possono
influire sull’effettivo assorbimento dell’ozono da parte delle foglie, per
es. il contenuto d’acqua nel suolo). Ivano Fumagalli ha
riassunto gli obiettivi delle indagini condotte in Italia dal 1988
nell’ambito dell’International Cooperative Programme on Crops (ICP-
Vegetation) dai quattro laboratori coinvolti - CESI (ex ENEL Ricerca), Università di Pisa, Roma e Napoli – per valutare la
presenza del danno da ozono sulla vegetazione e per definirne i
livelli critici, a breve e a lungo termine, per le colture agrarie e
le specie seminaturali, tramite trattamenti con etilendiurea,
esperimenti in open top chambers e camere chiuse, e biomonitoraggio
con trifoglio bianco. I principali risultati evidenziano alti livelli
di ozono soprattutto nell’area mediterranea, spesso di gran lunga
superiori a quanto proposto in ambito UN/ECE come soglia di livello
critico dell’ozono per le colture (3000 ppb h per 3 mesi). Luciano
Iacoponi ha riportato una proposta per valutare l’impatto ecologico
dei consumi, traducendo le esigenze economiche in superfici.
L’impronta ecologica localizzata che se ne deriva mostra che al mondo
non c’è più spazio per l’espansione dei consumi. Solo l’Italia
dovrebbe quintuplicare il proprio territorio nazionale per soddisfare
i propri consumi. Ne deriva quindi la giusta preoccupazione che il
processo sia ormai sfuggito al nostro controllo e che lo sviluppo non
possa più essere definito sostenibile. Infine, Giovanni Damiani,
Direttore dell’ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione
dell’Ambiente), ha riassunto i risultati della giornata,
sottolineando le giuste incertezze, che inevitabilmente accompagnano
il progresso della ricerca scientifica, e i dati inconfutabili, che
meriterebbero una maggiore diffusione. Il sistema agenziale ANPA si
propone proprio come ponte fra la ricerca e la società, per traslare
l’informazione scientifica al cittadino, per armonizzare i dati e
renderli comprensibili a tutti, per stilare protocolli e metodologie
pratiche che costituiscano le basi di monitoraggio ordinario
dell’ambiente, per favorire quella rivoluzione culturale che consenta
al cittadino di assumere un’autoregolamentazione di comportamento e
crei l'esigenza politica che porti al cambiamento e ad un ambiente
più compatibile con la salute delle piante e dell’uomo.
-
Dr. Elena Paoletti
Istituto Patologia Alberi Forestali - CNR
Piazzale Cascine 28, I-50144 Firenze, Italy
Tel +39.055.3288274/360546 Fax +39.055.354786
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| Post-Doctoral Research Associate Position:
Eddy Covariance flux measurement in Ponderosa pine ecosystems
Sender: Federico Magnani
Received: 05/06/2001
Site: Oregon State University, Corvallis
State: Oregon (USA)
Deadline: Aug 2001
Contact:
Lawb@fsl.orst.edu
Web:
www.fsl.orst.edu/metolius/
Content:
EDDY COVARIANCE FLUX MEASUREMENTS IN PONDEROSA PINE ECOSYSTEMS
Applications are invited for a postdoctoral research associate position at
the Oregon State University in Corvallis, Oregon. The successful candidate
will work with Mike Unsworth (Atmospheric Sciences) and Beverly Law (Forest
Science) in a research project on the influence of climate, age, and
management on CO2, water and energy exchange in semi-arid ponderosa pine
ecosystems of central Oregon. We seek a person with experience in the
theory and practice of eddy covariance flux measurements to take
responsibility for the flux and microclimate measurements as part of a
multidisciplinary, multi-institutional team working this project.
Our micrometeorological and biological research in an old-growth ponderosa
pine forest began in 1996, making it one of the earliest sites in the
AMERIFLUX program. It has expanded to include similar studies in a
re-establishing young forest and a mid-aged forest a few miles away.
Through a combination of eddy covariance methods, soil and plant chambers,
sap-flow gauges, root observation tubes, soil water measurements and stable
isotope analyses we, and our collaborators, are exploring the interacting
carbon and water cycles at these sites. The observational program is
closely tied to model development, and to projects designed to scale from
site to landscapes and regions. For further details see www.fsl.orst.edu/metolius/
The position requires a commitment to field work, most intensively between
about April and October, but with some field responsibilities year-round.
For example, the eddy covariance instrumentation, on 47m and 20m towers,
requires regular attention for maintenance and calibration. Most of the
necessary instruments and software to collect and analyze data are already
operational, but there is scope for further development. We seek a person
with a strong background in boundary-layer meteorology who will have
responsibilities for deploying and maintaining micrometeorological and
climatological instruments in the field, analyzing the resulting data, and
interpreting these data with respect to micrometeorological and ecological
theory. Experience in instrumentation, data management and analysis, and
the ability to write programs in S-plus or other high-level data analysis
software is desirable. The position requires a Ph.D. or equivalent
experience.
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| Centre For Geobiosphere Studies Department Of Physical Geographyand The Climate Impacts Group:
Phd Studentships In Ecosystem Studies
Sender: Federico Magnani
Received: 05/06/2001
Site: University of Lund
State: Sweden
Contact:
Martin.Sykes@planteco.lu.se
Web:
http://www.planteco.lu.se/CIG/CIGram.html
Content:
The University of Lund Sweden is establishing a new and high-profile
interdisciplinary centre, the Centre for Geobiosphere Studies, combining
the Department of Physical Geography, the Climate Impacts Group from
the
Department of Plant Ecology and the Department of Geology/Quaternary
Ecology.
We are now offering a number of PhD studentship within this exciting new
constellation. The proposed research area is Biogeosphere dynamics .
PhD
studentships are fully funded salaried positions for 4 years (160
points);
40 points course work and 120 points research. A Swedish thesis
consists
of a summary of the thesis and at least 3-5 scientific papers.
These positions are announced as vacant on the understanding that the
Faculty of Science has yet to formally approved their availability.
· Three PhD studentships (modelling) are available, initially
from
external funds held within the Climate Impacts Group. The group is
particularly interested in modelling vegetation and ecosystem processes
based on the LPJ (Lund-Potsdam-Jena) and BIOME process-based ecosystem
models. The projects involve both modelling new processes and applying
the
various models to address environmental change within Europe and
invasion
ecology in the Mediterranean. Applicants must be biologists (e.g.
ecologists, geoecologists, plant physiologists) with a background in
computer programming (FORTRAN, C++ are a strong advantage)..
More information about CIG on: http://www.planteco.lu.se/CIG/CIGram.html
Please send a full cv to: Martin.Sykes@planteco.lu.se
· A PhD studentship (modelling) faculty funded within Physical
Geography. The main task for this position will be meso-scale modeling
of
carbon dioxide exchange in a boreal landscape using an existing model
(RAMS). One of the tasks will be improvement and validation of a surface
sub-model for evaporation, photosynthesis, and carbon exchange. A
background in physical geography or meteorology or related subjects with
good knowledge in physics and mathematics and some experience in
computer
programming (FORTRAN, C++) is required. The research will be performed
in
the context of a EU project and the candidate will work in a small team
where also flux measurements with towers and aircraft will be performed.
More information about Physical Geography Biogeophysics group on:
http://www.natgeo.lu.se/biogeo/
Please send a full cv to: Anders.Lindroth@natgeo.lu.se
· A PhD studentship (experimental and/or modelling) funded by the
Faculty of Science will be for a study centrally placed in Biogeosphere
dynamics drawing on the expertise for supervision of physical
geographers, biogeochemists, and plant ecologists. The PhD programme will focus on
measuring and modelling the carbon balance of northern boreal ecosystems
past, present and under future climate change scenarios. Dependent on
the
background and interests of the successful candidate the project may be
directed towards utilizing information from existing experimental sites
and
a combination of readily available datasets on ecosystem-atmosphere
carbon
exchange, new experiments and/or modelling of the controlling factors on
past and future variations in these accumulation rates.
Further information may be found
on: http://www.planteco.lu.se/CIG/CIGram.html
Please send a full cv to Torben.Christensen@planteco.lu.se
******************************************************************************
********************************
Martin T. Sykes
Climate Impacts Group
Department of Physical Geography and Ecosystem Ecology
C/- Department of Ecology/Plant Ecology
Ekologihuset
Lund University
223 62 Lund
Sweden
email: Martin.Sykes@planteco.lu.se
Phone +46 (0) 46 2229298
Fax +46 (0) 46 2224423
Mobile +46 (0)709 924502 http://www.planteco.lu.se/CIG/CIGram.html
Home phone: +46 (0)413 32007
Home fax : +46 (0)413 32017
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|
| International Conference:
Working Forests in the Tropics: Conservation through Sustainable Management
Sender: Federico Magnani
Received: 05/06/2001
Date: Feb 24-26, 2002
Site: University of Florida Campus, Gainsville
State: Florida (USA)
Web:
http://conference.ifas.ufl.edu/tropics
Content:
An International Conference to be held at the University of Florida campus
in Gainesville, Florida, 24-26 February 2002.
Visit our website http://conference.ifas.ufl.edu/tropics for more
information, on-line registration and abstract submission instructions.
Tropical forests sustain a wealth of biodiversity, provide a wide range of
ecosystem services and products, and support livelihoods for millions of
people. Tropical forest conservation is highly complex, not only because
these forests perform so many different functions, but also because of the
variety of stakeholders involved. Since less than ten percent of the
world's tropical forests are likely to be preserved as legally protected
areas, conservation of the remaining ninety percent will depend on the
ability of stakeholders to make the products and services these "working
forests" provide appear competitive with alternative land use
options. This conference was conceived as a vehicle for identifying
opportunities to make that happen, and obstacles that successful efforts
will need to avoid or overcome.
Confirmed Speakers include:
David B. Bray, Florida International University
Mike Conroy, Ford Foundation
Peter Cronkleton, Center for International Forestry Research
Dr. Bernardus H.J. de Jong, El Colegio de la Frontera Sur, Mexico
Peter Frumhoff , Union of Concerned Scientists
David Kaimowitz, Center for International Forestry Research
William Laurance, Smithsonian Tropical Research Institute
Ariel Lugo, International Institute of Tropical Forestry, USDA Forest
Service
Maharaj Muthoo, Forest Stewardship Council
Patricia Negreiros-Castillo, Iowa State University
Ken Newcombe, World Bank
Kent Redford, Wildlife Conservation Society
Joyotee Smith, Center for International Forestry Research
Tom Wilson, International Specialties, Inc.
Oral sessions include:
Chainsaw Conservation: Sacrificing Trees for the Sake of the Forest
(moderator, Francis "Jack" Putz)
Linking Communities and Markets: Critical Issues
(moderator, Marianne Schmink)
Paying for Carbon: Internalizing an Ecosystem Service in Tropical Forestry
(moderator, Janaki Alavalapati)
Certification of Tropical Forest Products and Management Systems
(moderator, Joshua Dickinson)
Visit our website http://conference.ifas.ufl.edu/tropics for more
information, on-line registration and abstract submission instructions.
*******************************************************
Janaki R.R. Alavalapati, Ph.D.
Assistant Professor, School of Forest Resources and Conservation
University of Florida
PO Box 110410
Gainesville, FL 32611
Phone: 352-846-0899; Fax: 352-846-1277
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| Position Announcement:
Research Specialist in Forest Biometrics
Sender: Boris Zeide
Received: 31/05/2001
Site: University of Arkansas at Monticello
State: Arkansas (USA)
Contact:
zeide@uamont.edu
Web:
http://www.afrc.uamont.edu/sfr/index.htm
Content:
POSITION: Research Specialist, twelve-month appointment,
renewable annually assuming satisfactory performance and
continued funding
LOCATION: University of Arkansas at Monticello,
School of Forest Resources, Monticello, Arkansas (www.afrc.uamont.edu/sfr/index.htm)
QUALIFICATIONS: M.S. or B.S. degree with strong quantitative
background;
Knowledge and experience with SAS;
Field experience;
Good oral and written communication skills;
Must have proof of eligibility to work in the United States
RESPONSIBILITIES:
Field data collection and analysis;
Modeling growth and yield of forest stands;
Preparation of technical reports for publication;
Teaching assistance;
Supervision of student workers.
SALARY: Commensurate with qualifications and experience.
Fringe benefits include health and dental plans, retirement,
insurance, vacation, and sick leave.
CONTACT: Send resume with transcripts and three
letters of reference to:
Boris Zeide
School of Forest Resources
University of Arkansas
Monticello, AR 71656-3468
Phone: 870-460-1648
E-mail: zeide@uamont.edu
FAX: 870-460-1092
The University of Arkansas System is an equal
opportunity/affirmative action institution. Persons regardless
of race, color, national origin, gender, age, or disability are
encouraged to apply.
--
Boris Zeide
School of Forestry, University of Arkansas, Monticello, AR
71656-3468, USA
Phone: 870-460-1648. Fax: 870-460-1092. Email: zeide@uamont.edu
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| IUFRO Symposium:
Population and Evolutionary Genetics of Forest Tree Species
Sender: Ladislav Paule
Received: 08/06/2001
Date: Aug 25-29, 2002
Site: Stará Lesná
State: Slovakia
Deadline: Dec 30, 2001
Contact:
paule@vsld.tuzvo.sk
Web:
http://alpha.tuzvo.sk/~paule/conference/
Content:
IUFRO Symposium will be organized on the occasion of the 195th anniversary of the establishment of forestry education in Slovakia and the
50th anniversary of the College of Forestry and Wood Technology in Zvolen, the predecessor of the Technical University in
Zvolen.
The aim of the Symposium is to create a forum to present recent advances in population and evolutionary genetics of forest tree species. In
the period of the last ten years significant development in the application of molecular markers in population genetics, not only in the
investigation of gene diversity and differentiation in tree populations, but also in the processes running on the population level (e.g. mating
system, gene flow, etc.), has been recorded. They enabled also better understanding of evolution and phylogeny of tree species. Recent
years opened also new possiblities in genomics, gene mapping and identifying of quantitative trait loci.
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| Presentazione Nuovo CD-ROM:
Coleotteri Cerambicidi Italiani
Sender: Marco Rastelli
Received: 25/06/2001
Contact:
mrastelli@tiscalinet.it
Web:
http://web.tiscalinet.it/cerambycidae/cerambycidae/atlas/index.htm
Content:
A tutti gli interessati alle scienze naturali,
vi presentiamo un lavoro realizzato con il Museo di
Storia Naturale di Carmagnola e il Centro Studi Ecologici Appenninici del
Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Si tratta di un Cd-Rom che riporta le fotografie di tutte le specie italiane
di Coleotteri Cerambicidi, gruppo di grande importanza forestale,
e una cartina che indica la presenza di ogni
specie (sono
quasi 300) nelle diverse Regioni italiane, oltre brevi note su ogni specie
concernenti la biologia. Funziona in ambiente Windows.
Il nostro lavoro vuole essere un ausilio agli appassionati di Cerambicidi ma
soprattutto ai non specialisti di questo gruppo e agli appasionati di
scienze naturali in generale.
Il Cd-Rom costa L.35.000.
Chi fosse interessato può avere maggiori informazioni e visionare alcune
videate esemplificative a questo indirizzo: http://web.tiscalinet.it/cerambycidae/cerambycidae/atlas/index.htm
Cordiali Saluti
Marco Rastelli
************************************************************
Marco Rastelli
c/o Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola
via San Francesco di Sales 188
Parco Cascina Vigna
10022 Carmagnola (TO)
- ITALY -
e-mail: mrastelli@tiscalinet.it
Url Museo: www.storianaturale.org www.storianaturale.org/home.htm
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| Institute of Advanced Studies of the United Nations University
(UNU/IAS):
Postdoctoral and PhD Fellowships
Sender: Tina Sdravato
Received: 26/06/2001
Site: Tokio
State: Japan
Contact:
phdfellowship@ias.unu.edu
Web:
http://www.ias.unu.edu/postgrad_ed_prog/ias_postgraduate.asp
Content:
UNITED NATIONS UNIVERSITY FELLOWSHIPS
The Institute of Advanced Studies of the United Nations University (UNU/IAS)
is a multi-thematic, interdisciplinary, research and training centre
located
in Tokyo, Japan. Its programmes are directed at pressing global issues of
concern to the United Nations, making use of advanced research
methodologies. Postdoctoral and PhD Fellowships are offered for a period of
ten months. Postdoctoral candidates must have completed a PhD degree and
PhD
candidates must be at the advanced stage of their doctoral dissertation.
Candidates' current research must be closely related to one of the
following
current thematic areas of the institute (Please refer to the document IAS
Strategic Direction and Programmes which is available on our website):
Biodiversity, Biosafety and Sustainable Development
Information Technology for the Environment
Ecosystems and Socio-Economic Impacts
Urban Ecosystems
Ecosystems and Institutions
Fellows will carry out their research in Tokyo under the supervision of
institute faculty members and/or affiliated scholars in Japan. Postdoctoral
fellows are expected to work on the institute's projects and activities,
while PhD fellows will balance their work-- dissertation with that of the
institute's projects and activities. Language proficiency in English is
essential. Fellowship awards include a monthly stipend (Postdoctoral: Yen
280,000/month, PhD: Yen 250,000/month), subsidised accommodation (rents
start from Yen 80,000/month), and a return ticket between Tokyo and the
fellow's country of residence. Please note that residing at the institute
guesthouse for the ten-month period is a prerequisite of the fellowship.
Applicants from developing countries and women are particularly encouraged
to apply.
Fellowships commence in October 2001. Completed applications for the next
intake must reach UNU/IAS on or before June 30, 2001. Applications will
only
be considered if complete and all required documentation has been received.
Further information on the fellowships and application forms can be
obtained
by e-mail or by writing to the address below:
Secretary
Postdoctoral and Ph.D. Fellowship Programme
United Nations University/Institute of Advanced Studies
5-53-67 Jingumae, Shibuya-ku, Tokyo 150, Japan
Fax 81-3-5467 2324
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| Rassegna:
Scientific reference for a representative and functional conservation network of old grouth forests
Sender: Daniel Vallauri
Received: 27/06/2001
Contact:
dvallauri@wwfnet.org
Content:
Dear all,
Please find here-after a compilation of international scientific references (french and english mainly) on old growth
forests. The bibliographic research has put emphasis is on :
- the biological importance of old-growth forests for conservation of biodiversity, functionning and long-term dynamic of
forest landscapes
- the key elements for protecting old growth forest landscapes and to set up a European-wide protected forests network.
- references are worldwide, with details on Europe and France.
This document is a product of a joint collaboration of WWF-France and Réserves Naturelles de France (Nature reserves
network of France).
Best regards.
Daniel VALLAURI
Chargé de programme
Protection des forêts WWF-France
188, rue de la roquette
75011 Paris
tel. 33 (0) 1 55 25 84 84
Fax 33 (0) 1 55 25 84 74 dvallauri@wwfnet.org
www.wwf.fr
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| University of Lund Vacant Positions:
Five PhD studentships in Physical Geography
Sender: Marco Borghetti
Received: 30/06/2001
Site: University of Lund
State: Sweden
Deadline: Aug 17, 2001
Contact:
(see contents)
Content:
University of Lund vacant positions
Five PhD studentships in Physical Geography
to be held in the Department of Physical Geography, the Faculty of Science.
Commencement date: as soon as possible
Contact information:
Positions 1-3: Martin Sykes 046.222 92 98, Martin.Sykes@planteco.lu.se
Position 4: Anders Lindroth 046-222 04 74, Anders.Lindroth@natgeo.lu.se
Position 5: Torben Christensen 046-222 37 43, Torben.Christensen@planteco.lu.se
1. The response of northern forest ecosystems and their processes to changing climate - ref nr 412-
· The idea will be to use the new LPJ models including more realistic carbon and nitrogen responses and the SWECLIM regional climate model outputs for the future. This project involves developing the ecosystem model LPJ GUESS to include an active nitrogen cycle and then applying this new module in Swedish forests along with climate change scenarios from
SWECLIM. It will also be necessary to move from modelling at the Plant Functional Type level to species level for European species. Future possible developments include climate model linkage or grazing, migration modelling depending on student interest. Applicants should be biologists (e.g. ecologists,
geoecologists, plant physiologists) or environmentalists with a background in computer programming (FORTRAN, C++ are a strong advantage).
2. Exotic Plant invasions: Deleterious Effects on Mediterranean island Ecosystems – ref nr 413 -
· To simulate the longer-term consequences of invasion on vulnerable ecosystems. To assess the feasibility and efficacy of different management strategies to control invasion. To predict invasion and ecosystem vulnerability under different future climate scenarios. The idea is to use LPJ GUESS ecosystem model developing it to include Mediterranean Plant Functional Types e.g. shrubs, cacti etc. and then to simulate Mediterranean island ecosystems with and without invaders and see the effects on ecosystem processes. Applicants should be biologists (e.g. ecologists,
geoecologists, plant physiologists) or environmentalists with a background in computer programming (FORTRAN, C++ are a strong advantage). This work will be performed within the framework of the
EU-project EPIDEMIE.
3. Prediction of Regional Scenarios and uncertainties for defining European Climate change risk and Effects – ref nr 414 -
· Using the LPJ-GUESS ecosystem model to first compare model predictions for European forests and their carbon and water fluxes to actual data from EUROFLUX sites and along with selected forest inventory sites in present day climates. Then using a number of different Regional climate models (developed within different EU countries) outputs including a full range of anomalies and SRES scenarios and their climate predictions for 2071-2100 to predict a range of possible future responses in these forests along with a comparison of the regional climate models. Applicants should be biologists (e.g. ecologists,
geoecologists, plant physiologists) or environmentalists with a background in computer programming (FORTRAN, C++ are a strong advantage). Model development will be required. This work will be performed within the framework of the
EU-project PRUDENCE.
4. Modelling of regional carbon balance in a boreal landscape – ref nr 415 -
· The main task for this position will be meso-scale modeling of carbon dioxide exchange in a boreal landscape using an existing model (RAMS). One of the tasks will be improvement and validation of a surface sub-model for evaporation, photosynthesis, and carbon exchange. A background in physical geography or meteorology or related subjects with good knowledge in physics and mathematics and some experience in computer programming (FORTRAN, C++) is required. The research will be performed in the context of the EU project RECAB and the candidate will work in a small team where also flux measurements with towers and aircrafts will be performed.
5. Carbon balance of northern boreal ecosystems under past, present and future climates –ref nr 416 -
· The PhD studentship, will draw on the expertise for supervision from Physical geographers,
Biogeochemists, Plant ecologists and Quaternary geologists available at the new upcoming Centre for Studies of Geobiosphere Dynamics. The PhD programme will focus on measuring and modelling the carbon balance of northern boreal ecosystems past, present and under future climate change scenarios. Dependent on the background and interests of the successful candidate the project may be directed towards utilizing information from existing experimental sites and a combination of readily available datasets on ecosystem-atmosphere carbon exchange, new experiments, stratigraphic and chronological studies in peatbogs to determine past accumulation rates and hydrologic changes and modeling of the controlling factors on past and future variations in carbon accumulation rates. Candidates must have obtained a B.Sc. or equivalent (preferably a M. Sc.) in Biology/Biogeochemistry, Ecology or Earth Sciences (with emphasis on Physical Geography or Quaternary Geology). Preference will be given to those with experience of some of the methods mentioned above and ability to publish in peer-reviewed journals.
A PhD research studentship can be established either as a stipendium ”utbildningsbidrag” or as a research student position ”doktorandtjänst” . The Department decides on which alternative to use. A stipendium “utbildningsbidrag” can be converted later (after 18 months fulltime) to a research student position. Information on the conditions for a stipendium “ utbildningsbidrag” för PhD students can be found in SFS 1995:938 and 1998:81. Information on the conditions for research student positions “doktorandtjänster” can be found in HF 5 kap 1-6§§ and SFS 1998:80.
A person taking up a PhD studentship will only be appointed to undertake research education. Assessment for the position will be based principally on the extent the person is seen to be able to profit from research education.
In addition to the time that she/he devotes to research education, the occupant of the position may be asked to perform work concerned with education, research and administration according to the special conditions in the regulations.
The Faculty of Science is trying to achieve equality in gender distribution in research education. At present more research students in the faculty are men, so the faculty encourages applications from female applicants for these positions.
Applications including the reference number, accompanied by a curriculum vitae, copies of certificates and other information the applicant wishes to provide should be sent to the University of Lund, Faculty of Science. They should be sent to the Registrar, Kansli MN, University of Lund, Box 118, 221 00 LUND, Sweden to arrive NO LATER than 17 AUGUST 2001. All documents should be certified.
Official Representative of the University of Lund Inga-Lena Karlsson
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| 2nd Announcement and Call for abstract:
2nd International Conference: New Trends in Water and Environmental Engineering for Safety and Life: Eco-Compatible Solutions for Aquatic Environments
Sender: Capri2002
Received: 04/07/2001
Date: Jun 24-26, 2002
Site: Capri
State: Italy
Contact:
info@capri2002.com
Web:
http://www.capri2002.com
Content:
Dear Madame, dear Sir,
please find hereby attached the 2nd Announcement and Call for abstract of the 2nd International Conference "New Trends in Water and Environmental Engineering for Safety and
Life: Eco-Compatible Solutions for Aquatic Environments" that will be held in Capri (Italy), 24-28 June 2002.
For more and updated info, including abstract format, please visit the website: www.capri2002.com
The Conference is supposed to be very interesting for any specialist working on water issues and hydraulic protection of the territory. It is organised under the auspices of prominent International
Associations, with the main aim to have a forum of scientists, representatives from the technical world and decision makers to discuss in a real interdisciplinary frame all issues related to the hydraulic
protection of the territory and management of water resources.
The importance of this meeting is self evident. In fact nowadays the study of environment does not raise questions. It has entered our culture in more ways than one, fundamentally affecting our decision
making process and planning and causing the development of new analytical, social and legislative instruments.
Despite the indisputable value of environmental studies there are still in place many frustrating boundaries between particular aspects of environmental sciences. In practice the interdisciplinary study of
environment as a whole is sometimes neglected, and exchange of information on land and water protection are far from ideal.
In part, this is due to different approaches to the same problem, to varying scientific/technical languages used by some scientists who came to study the environment from distinct scientific cultures and
to a high degree of specialization imposed by modern instruments. Inevitably this results, at times, in a narrow vision, while the solutions of complex environmental problems require a wider view, and at
the same time a refined and specific knowledge and command of experimental and observational equipment. The difficulties should be addressed by optimizing the coordination of still disperse
environmental community. As a cause/effect we shall be assisting in the birth and development of a new and self contained discipline: the environment. A discipline where it is difficult to define
boundaries and where the objectives are sometimes multipurpose, and even too contradictory and difficult to pose in a rigorous manner, is too often abused by some to become void of practical meaning.
With no intention of creating a new discipline, but with the aim of furnishing more value and power to our own skills as applied to the environment, the 1st and the 2nd International Conferences-New
Trends in Water and Environmental Engineering for Safety and Life: Eco-Compatible Solution for Aquatic Environment have been organized.
Capri 2002 is, together with Capri 2000, the starting point in trying to establish a common language, to define objectives and to render scientific and technological insight into the new methods for
protection and maintenance of inland water bodies in the best interests of environment and human life.
Hence the main goal is to promote a modern and broadly gauged approach in order to tackle these problems in a multidisciplinary framework, including law, biological, architectural, geological, agronomic,
hydraulic, hydrological sciences, with no limitations imposed by narrow specialization and cultural phobias, so that all these disciplines contribute optimally to the wise and balanced management of
environmental resources.
Methodologies, the instruments and the scale of investigation necessary to cope with each specific problems will be discussed, wishing that this can help to the identification of future scenarios and to
long term decisions for the sustainable use of
environmental resources.
Hoping to have you among the participants in Capri on June 2002 and apologizing for cross posting.
Best regards.
Capri 2002 Organizing Committee Secretariat
Capri 2002 Organizing Committee Secretariat
c/o: CSDU & Terr@A
Politecnico di Milano, DIIAR Sez. Idraulica
Piazza Leonardo da Vinci, 32
20133 Milano (Italy)
Fax: (+39) 02 2665731
e-mail: info@capri2002.com
internet: www.capri2002.com
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| IUFRO Conference announcement:
Collecting and analyzing information for sustainable forest management and biodiversity monitoring with special reference to Mediterranean ecosystems
Sender: PierMaria Corona
Received: 04/07/2001
Date: Dec 4-7, 2001
Site: Palermo
State: Italy
Contact:
agrofor@unipa.it
Web:
http://www.geolab.unifi.it/iufro_conference/
Content:
Caro Collega
desidero informarti che la Seconda Circolare della Conferenza IUFRO su
COLLECTING and ANALYZING INFORMATION for SUSTAINABLE FOREST
MANAGEMENT and BIODIVERSITY MONITORING with special reference to
MEDITERRANEAN ECOSYSTEMS
che si terra' il 4-7 Dicembre pv a Palermo, è disponibile (con tutti i dettagli del
programma, modalità di registrazione, alloggio, modalità di invio degli abstract e dei paper)
online presso sito web http://www.geolab.unifi.it/iufro_conference/
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| XXXVIII Corso di Cultura in
Ecologia:
Monitoraggio ambientale. Metodologie ed Applicazioni
Centro Studi per l'Ambiente Alpino, S. Vito di Cadore
Sender: Tommaso Anfodillo
Received: 04/07/2001
Date: Sep 3-6, 2001
Site: S. Vito di Cadore
State: Italy
Deadline: Aug 31, 2001
Contact:
tommaso.anfodillo@unipd.it
Content:
La necessità di valutare i cambiamenti ambientali in atto (come, ad esempio, l’aumento della concentrazione di CO 2 in
atmosfera) sta mettendo sempre più in evidenza l’importanza di avere a disposizione rilevamenti di
lun-go periodo che possano consentire l’identificazione di una variabilità
temporale. Ciò ha determinato un notevole incremento di instal-lazioni e di siti di monitoraggio dei più diversi caratteri dell’ambiente mirati a seguirne nel tempo le dinamiche e,
possibilmente, a identificarne le cause di variabilità. Con questo Corso si vuole cercare di riassumere le più significative esperienze di monitoraggio e di definir-ne le
caratteristiche, le potenzialità ed i limiti con un approccio
interdisciplinare. Verranno quindi discusse le esperienze maturate su diverse attività di monitoraggio sia in ambiente terrestre (con attenzione particolare all'area
alpina) sia in ecosistemi marini. Il Corso dedicherà anche attenzione ad aspetti pura-mente metodologici relativi agli standard che le diverse reti di monitoraggio dovrebbero avere e alle possibilità della creazione di reti di monitoraggio in grado di interconnettere singoli siti di
misurazione. I relatori sono stati scelti in base alle loro specifi-che competenze ma, in aderenza all’impostazione che il Corso mantiene ormai da quasi quarant’anni, anche in relazione alla possibilità di fornire ai partecipanti indicazioni tecnico-pratiche utili alla gestione e alla protezione dell’ambiente.
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| IUFRO Silviculture Conference:
Mountain Forest: Conservation and Management
Sender: Federico Magnani
Received: 05/07/2001
Date: Jul 29 - Aug 2, 2002
Site: Silver Star Mountain Resort, Vernon
State: British Columbia (Canada)
Contact:
Tom.Rankin@fcsn.bc.ca
Web:
http://www.mountainforests.net/
Content:
MOUNTAIN FORESTS: CONSERVATION AND MANAGEMENT
Silver Star Mountain Resort, Vernon, British Columbia, Canada
July 29-August 2, 2002
This conference will provide a forum at which researchers and
practitioners from around the world can present and discuss the latest
findings from their research on mountain forests and management issues.
Emphasis will be placed on silvicultural challenges and solutions.
For further information, please visit the web site:
http://www.mountainforests.net/
2002 is the UN's International Year of the Mountains
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| Risorse Internet:
Collezione Tavole Alsometriche d'Italia
Sender: Dario Papale
Received: 13/07/2001
Contact:
darpap@unitus.it
Web:
http://gaia.agraria.unitus.it
Content:
Ai Soci SISEF,
comunichiamo che abbiamo messo in rete, disponibili a tutti gratuitamente,
un'ampia collezione di tavole alsometriche d'Italia in formato elettronico.
L'indirizzodel sito web dove è possibile fare il download è quello del
Laboratorio di Ecologia Forestale dell'Università della Tuscia (Riccardo
Valentini): http://gaia.agraria.unitus.it .
Penso che questa informazione possa essere di interesse per i soci SISEF.
Dario Papale -
PhD student Forest Ecology,
University of Tuscia,
Department of Forest Science and Environment,
Via Camillo de Lellis 01100 Viterbo, ITALY,
tel. +39 0761 357251
fax. +39 0761 357389
e-mail: darpap@unitus.it
web: http://gaia.agraria.unitus.it
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| Opportunità di
Lavoro:
Bandi per Borse di Studio - I.S.A.F.A.
Sender: Piergiorgio Brandini
Received: 25/05/2001
Site: ISAFA
Contact:
isafa@isafa.it
Web:
http://www.isafa.it
Content:
Si comunica che presso il nostro Istituto è stato pubblicato un bando per borsa di studio. Per informazioni accedere al sito www.isafa.it (area
U.R.P.) oppure contattare il n.
0461/381124.
Si prega di dare massima diffusione.
Cordiali saluti
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Piergiorgio Brandini (e-mail per comunicazioni ufficiali: isafa@isafa.it)
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