La diffusione del fenomeno del deperimento delle foreste sull'intero continente
europeo, durante gli anni '80, ha reso l'opinione pubblica cosciente dell'enorme importanza dei boschi ma,
altresì, è risultata evidente la scarsità di conoscenze raccolte fino ad oggi sul funzionamento e la struttura degli ecosistemi
forestali. Anche sotto la pressione di associazioni e gruppi più attenti a queste
problematiche, i Governi europei hanno avviato una serie di iniziative poi sfociate nelle due Conferenze sulla Protezione delle Foreste
Europee, quella di Strasburgo (1990) e quella di Helsinki (1993). Le decisioni prese nel corso di questi incontri hanno portato all'adozione di un programma di cooperazione
pan-europea il cui obiettivo fondamentale sia quello di assicurare e migliorare la produttività e la stabilità delle foreste in
Europa, sia con finalità ambientali che sociali ed economiche. In breve, si sono poste le basi di una gestione forestale
sostenibile.
La realizzazione degli obiettivi della Conferenza di Helsinki, affidata per l'Italia al Ministero delle Politiche Agricole - Direzione Generale delle Risorse
Forestali, Montane e Idriche, è definita in dettaglio dalle risoluzioni che fanno parte integrante degli accordi sottoscritti nell'ambito di tale
Conferenza. Le risoluzioni H1 (linee guida per la gestione sostenibile delle
foreste), H2 (linee guida per la conservazione delle biodiversità forestale), H3
(rapporti internazionali) e H4 (strategie per l'adattamento delle foreste europee ai cambiamenti
ambientali) richiedono azioni che devono essere necessariamente basate su una profonda conoscenza dei processi funzionali degli ecosistemi
forestali. D'altra parte, poichè la nostra comprensione di questi processi è piuttosto
lacunosa, la Conferenza di Strasburgo, nella risoluzione S6 aveva opportunamente sollecitato la creazione di una rete europea di ricerche sugli ecosistemi
forestali.
Per contribuire alla realizzazione degli intendimenti delle Conferenze di Strasburgo ed Helsinki, un gruppo di lavoro europeo è stato organizzato come Azione Concertata (FAIR1-PL95-0883) con la denominazione di "Rete europea per la ricerca sugli ecosistemi forestali-EFERN S6"; il programma è stato
promosso, ed è guidato, dal Prof. E. Fuehrer dell'Università Bodenkultur di Vienna. Vi fanno parte delegati di diversi Paesi europei e, per
l'Italia, il Prof. P. Piussi (esperto), il Dott. S. Salvatici (delegato
nazionale) e il Prof. G. Scarascia-Mugnozza (coordinatore per l'Europa
meridionale).
Gli obiettivi dell'Azione Concertata EFERN-S6 sono i
seguenti:
Si sollecitano quindi i ricercatori forestali italiani interessati a questa iniziativa europea a voler fornire le informazioni richieste all'Università di Vienna, rispondendo a un formulario appositamente
predisposto; il formulario e altre informazioni su EFERN-S6 si trovano
all'indirizzo: http://IFFF.boku.ac.at/efern/
Ulteriori informazioni sul programma EFERN possono essere richieste a:
Giuseppe Scarascia Mugnozza
DISAFRI-Università della Tuscia
01100 Viterbo
tel. 0761-357395
email gscaras@unitus.it