ATTIVITA’ di RICERCA
BIOFISICA
- Struttura e funzione delle melanine naturali.
- Interazione delle melanine con metalli e molecole organiche.
Sia nella forma biologica “nativa”, sia modificate per applicazioni tecnologiche, le melanine
presentano due caratteristiche comuni che le differenziano dalla maggior parte delle molecole
biologiche. La prima di queste è relativa alla struttura: si tratta sempre di aggregati amorfi di
molecole a biosintesi largamente casuale che si presentano come solidi idratati di dimensioni colloidali
con superfice a geometria frattale. La seconda si riferisce alla funzione: sia sotto l’aspetto di
fotoprotettori sia come sostanze capaci di processi superficiali di electron transfer modulato dalla
luce, la descrizione biofisica del loro comportamento deve necessariamente passare attraverso la
conoscenza della struttura elettronica e delle proprietà fisiche le quali sono state studiate solo in
parte.
Al presente il problema affrontato riguarda l’interazione delle melanine naturali con l’ossigeno,
con ioni metallici e con farmaci e pesticidi. I dati sperimentali, numerosi e aggiornati, vengono
interpretati con modelli teorici in grado di fornire informazioni sulla cinetica di assorbimento
superficiale e sulle reazioni fotochimiche in fase eterogenea, tra le quali predominano le reazioni di
trasferimento di carica. I risultati ottenuti riguardano la formazione di radicali superossido e sono
correlati al ruolo fotosensibilizzante delle melanine nelle cellule pigmentate sottoposte a radiazioni
UV-A.
Pubblicazioni
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