Riepilogo Workshop
Il workshop ha sostanzialmente riconsiderato le linee guida del progetto
LOICZ portandole in discussione nel contesto delle ricerche italiane sui
sistemi lagunari e di transizione.
Nella sessione di apertura del workshop sono stati riepilogati gli
obiettivi dell'incontro (P. Viaroli). Anzitutto sono state proposte
due considerazioni:
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Nonostante la qualificata attività di numerosi
gruppi di ricerca, le coste del Mediterraneo non risultano classificate
da LOICZ, mentre lo sono la maggior parte delle aree costiere dell'America
Centro-Settentrionale, del Nord Europa, di Africa, Sud-Est Asiatico,
Oceania.
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Il sistema di classificazione biogeochimica del LOICZ
necessita di dati che di norma sono acquisiti come informazioni ancillari
negli studi ecologici degli ecosistemi lagunari. Questo tipo di dati
è di norma raccolto ed utilizzato per descrizioni sommarie
e di servizio ad altre analisi ecologiche. Per questo motivo, si ha
in genere una ricchezza di dati che sono non sempre utilizzati in
modo ottimale.
Da qui si motivano gli obiettivi dell'incontro:
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Favorire l'incontro, il confronto e la cooperazione
dei ricercatori che si occupano dello studio di lagune, stagni ed
ambienti salmastri situati lungo le coste italiane. Iniziative di
questo tipo si erano già avute tra il 1976 (ecologie mediterranee)
e il 1988 (Carrada et al.)
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Valutare la consistenza delle informazioni e delle
conoscenze relative alla biogeochimica di carbonio, azoto e fosforo
negli ambienti acquatici di transizione tra aree continentali e marine.
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Discutere la fattibilità dell'applicazione
del Modello Biogeochimico LOICZ agli ambienti considerati.
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Promuovere un approccio comune e condiviso allo studio
degli aspetti della biogeochimica degli ecosistemi di transizione
che hanno anche una ricaduta applicativa.
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Valutare la fattibilità di progetti da sviluppare
in ambito sia Italiano che Europeo (con i partners Mediterranei dell'UE
ed eventualmente con quelli dell'area dell'Est Europeo e del Nord-Africa).
L'intervento di S. Guerzoni, che è focal point del LOICZ
per l'Italia, ha ricordato come le iniziative dell'IGBP e del progetto
LOICZ abbiano avuto una scarsa considerazione nel nostro paese. Si rende
pertanto necessaria un'azione più incisiva in considerazione
anche di altre iniziative, quali quelle che riguardano gli osservatori
per i cambiamenti globali (GOOS, GTOS, IGBP stesso).
N. Murray ha
presentato gli orientamenti delle politiche comunitarie per la ricerca
che sono previste nel 6th Framework Programme e nella Water Directive.
In particolare ha sottolineato come verranno considerate con molta attenzione
network d'eccellenza che operano su linee tematiche che sono considerate
nei documenti citati [es. bacini idrografici, fasce di transizione,
analisi integrata delle aree critiche - il Mediterraneo potrebbe essere
una di queste aree - (ndr)]. Alcuni documenti relativi a questo aspetto
sono riportati nei file allegati . (Scadenza 7 giugno 2002)
La parte tecnico-scientifica, relativa al modello biogeochimico del
LOICZ, è stata presentata da G.
Giordani e J.
M. Zaldivar.
I lavori della sessione introduttiva hanno visto anche la partecipazione
di F. X. Niell dell'Università di Malaga che ha presentato
due contributi sui modelli
LOICZ applicati agli estuari spagnoli e sulla tipologia
LOICZ per la classificazione delle fasce di transizione
Una descrizione delle problematiche legate all'individuazione di buoni
indicatori ecologici è stata presentata da P.
Magni.
Nella discussione che è seguita A. Basset è stato
invitato a presentare la partecipazione italiana al programma di implementazione
delle linee guida per il monitoraggio delle acque di transizione e costiere
nell'ambito della Direttiva Acqua dell'Unione Europea. L'azione, che
è svolta da un gruppo "volontario" coordinato da G.
Casazza e dallo stesso Basset, ha una notevole rilevanza se si considera
che i futuri piani di monitoraggio delle aree di transizione dovranno
rispondere alle linee guida precedentemente citate.
Nella parte successiva del workshop sono stati presentati una serie
di siti interessanti per l'applicazione del modello LOICZ. In particolare
la Laguna di Orbetello
(M. Lenzi), la Laguna
di S'Ena Arrubbia (F. Trebini), la
Piallassa Baiona (M. Abbiati), la
zona umida di Torre Guaceto (I. Cappello), la
Laguna di Lesina (E. Manini), la Laguna di Venezia (L. Zaggia),
complesso lagunare
di Capo Peloro (M. Azzaro), zone umide del ferrarese (G. Castaldelli).
In base alla successiva discussione comune è stato proposto
un programma di attività basato sulle seguenti fasi (con
le relative scadenze):
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Incontro a fine maggio in luogo da definire. Discussione
sulla costituzione di un gruppo di eccellenza - progetto con partner
europei Spagna - Niell, Francia - PNEC, Grecia?, Bulgaria? Paesi
del Nord Europa?
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7/6/02 Iscrizione Gruppo d'Eccellenza dell'Unione
Europea
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15/6/02 conferma dei titoli e degli abstract per
il report del workshop. I lavori per esteso dovranno essere preparati
per il 30 settembre.
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30/6/02. Invio abstract al Terzo congresso delle
Scienze del Mare (Bari, novembre 2002)
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30 settembre 2002: Report LOICZ Italiano: Pubblicazione
di un rapporto sintetico da presentare in ambito nazionale alle
istituzioni che si occupano di sistemi costieri. Importante per
avere una referenza.
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30 settembre 2002: Report LOICZ Italiano da pubblicare
come Report LOICZ in inglese. (abbiamo già ricevuto una
risposta positiva su questa possibilità da parte di C.
Crossland Executive Officer, LOICZ IPO)
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Inizio ottobre 02: presentazione progetti d'eccellenza
all'UE.
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Ottobre 02. Incontro informale internazionale
su ambienti di transizione nel Mediterraneo Europeo (modello LOICZ,
Indicatore, monitoraggio): Spagna, Francia, Portogallo, Grecia
Bulgaria
.. programmazione per Convegno Internazionale del
2003
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Novembre 02: Presentazione Terzo congresso delle
Scienze del Mare (Bari, novembre 2002). Presentazione dell'iniziativa
a nome di tutti i partecipanti
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Metà 2003. Workshop Conclusivo. Formalizzazione
della rete nazionale acque di transizione-lagune
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Metà 2003. Convegno Internazionale su ambienti
di transizione nel Mediterraneo Europeo (modello LOICZ, Indicatori,
monitoraggio)
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