Trasporto dei nutrienti negli ambienti acquatici
di transizione lungo le coste italiane: valutazione dei flussi e delle
funzioni dell'ecosistema nella Laguna di S'Ena Arrubia
Trebini Felicina, Ceccherelli Giulia e Sechi Nicola
Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale, Università
di Sassari,
La Laguna di S'Ena Arrubia è situata nella costa centro-occidentale
della Sardegna (39°49'50" nord e 3°53'00" est), ha
un'estensione di circa 190 ha ed una profondità media di 70 cm,
il volume è di circa 1,5 milioni di m3.
Nella laguna le acque confluiscono complessivamente da tre canali: il
Diversivo Sant'Anna, il Collettore Acque Basse del Sassu e l'Adduttore
Tirso-Arborea. Di questi l'ultimo è situato a sud dello stagno
e, rispetto agli altri due canali, il suo apporto può essere
considerato irrisorio. Sostanzialmente è, quindi, importante
considerare due bacini afferenti alla laguna: il bacino imbrifero del
Canale delle Acque Basse (50 Km2) ed il bacino imbrifero del Diversivo
Sant'Anna (78,4 Km2). Il territorio relativo al Collettore Acque Basse
del Sassu, è quasi totalmente utilizzato per l'agricoltura e
la zootecnia, il canale si trova sotto il livello del mare e pertanto
le acque devono essere immesse in laguna con un sistema di pompe (Idrovore
del Sassu). Il volume di acqua in ingresso nella laguna viene stimato
in base all'acqua pompata da questo sistema di idrovore. Le portate
riversate annualmente nella laguna vanno dai 7 ai 20 milioni di m3 all'anno,
mentre quelle riversate nel periodo estivo (aprile-settembre) vanno
dai 4 ai 7 milioni di m3. Il canale relativo al Diversivo Sant'Anna,
in genere, riversa acque nella laguna nel periodo invernale; dall'aprile
2001 ad oggi nel Diversivo non è transitato nessun volume d'acqua.
Gli scambi con il mare sono assicurati da un canale artificiale costruito
negli anni '70, ristrutturato ed allargato di recente con la costruzione
di una nuova peschiera. Il nuovo canale ha, in corrispondenza dello
sbocco a mare, una profondità di 0,70 m e una larghezza di 30
m; raggiunge i 60 m di larghezza a metà del canale e si restringe
a 32 m in prossimità della laguna dove si ha una profondità
di 1,30 m.
Le acque della laguna sono fortemente eutrofiche e sono state soggette
a diverse morie a causa del notevole apporto di nutrienti e delle particolari
condizioni idrologiche e climatiche della laguna stessa. Episodi di
anossia e conseguenti crisi distrofiche sono state osservate già
a partire dagli anni '60. Nel 1989 si è verificata forse la moria
che ha avuto le ripercussioni più pesanti; l'ultima, di minore
entità, si è manifestata nel settembre 2001. Sono disponibili
dati meteorologici relativi alla temperatura, alle precipitazioni ed
alla direzione e velocità del vento.
I primi dati relativi ai parametri abiotici e fitoplanctonici lagunari,
risalgono al 1990. Dal luglio 2000 sono disponibili dati chimici per
il canale delle Acque Basse, rilevati con cadenza settimanale da giugno
a settembre e quindicinale nei restanti mesi. In termini complessivi
oggi i parametri chimico-fisici (azoto ammoniacale, nitrico, nitroso
e totale, fosforo reattivo e totale, silice reattiva, salinità,
pH, alcalinità, ossigeno disciolto e clorofilla a) vengono analizzati
in due stazioni lagunari e nel Canale delle Acque Basse; mentre la densità
e la biomassa fitoplanctonica vengono stimate nelle due stazioni della
laguna. La componente macroalgale, costituita per lo più da Ulva
curvata (Nees) Kützing, ed Enteromorpha flexuosa (Kützing)
DeToni, viene campionata, a partire da aprile 2001, con cadenza mensile.
Dati di biomassa sono disponibili relativamente all'habitat costiero,
a quello interno alla laguna ed alle concrezioni calcaree di policheti
tubicoli, al fine di ottenere una stima precisa dell'abbondanza sia
della forma bentonica che galleggiante di queste specie.